Concludo la descrizione degli stili birrari principali, con quello inglese.
Al contrario, anche in questo caso, dei luoghi comuni, gli inglesi amano bere molto, vero, ma bene e comunque mai troppo. Il loro stile è completamente diverso dai due descritti in precedenza, ed è facile riconoscere la differenza provando le loro birre artigianali, specialmente in patria. La birra inglese risulta molto leggera in gradazione, infatti raramente superano i 5%, hanno spesso una generosa luppolatura e una selezione degli ingredienti maniacale, distinguendo spesso per le loro diverse tipologie proprio in base al prodotto ottenuto utilizzando o meno determinati ingredienti. Le birre inglesi sono servite praticamente sempre (almeno da loro) con sistemi artigianali: a caduta dal fusto o con spillatura a pompa ad aria: entrambi i vigorosi sistemi assicurano la dispersione di una buona quantità di CO2, che comunque è sempre piuttosto bassa nelle birre d'oltremanica, tanto che non presentano sennon in casi straordinari un cappello di schiuma, ma più spesso la schiuma non è presente o è solo un velo. L'alta presenza però di luppolo non pregiudica il prodotto con l'ossidazione, ma lo preserva.
Sono quindi, le birre britanniche, generalmente molto amare, piuttosto basse in gradazione e piuttosto amare, ma anche profumate e rinfrescanti. Le eccezioni tuttavia non mancano, in quanto la produzione britannica è sempre in continua ed enorme evoluzione, e quindi si trovano al contempo le birre più amare e più dolci, così come le più basse in gradazione e le più alte, passando per quelle stagionali a quelle da invecchiamento che raggiungono perfino i 25 anni di permanenza nelle cantine!
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