mercoledì 30 settembre 2009

St. Elmo's Fire

Tipologia : Golden Ale
Provenienza : Inghilterra
Produttore : Arundel
Gradazione : 4,2%
Colore : Dorato
Schiuma : Un velo, cremosa, chiara, con occhiatura fine


Descrizione : Altra golden ale, molto rappresentativa dello stile e molto piacevole da bere, viene prodotta stagionalmente soltanto in agosto, risultando molto piacevole proprio per la sua capacità di dissetare senza mai divenire pesante o troppo impegnativa.

Il profumo è decisamente attraente e porterebbe direttamente alla bocca il bicchiere per un lungo sorso, e anche se non ha dei toni troppo complessi, possiamo facilmente riconoscere fra loro l'erbaceo della luppolatura e dei malti, sapientemente fusi assieme, un aroma di camomilla e un lieve sentore metallico, probabilmente dovuto all'acqua decisamente ricca in sali e sulfuri.

Il sapore di questa birra è forse anche più suadente per il palato del profumo, si discernono infatti sentori fruttati e dolciastri, toni mielosi come di miele di castagno, che riportano i gusti dei malti e le resine del luppolo, e fanno coppia col profumo iniziale di camomilla, creando insieme agli amari secchi e definiti della luppolatura, un gusto rotondo e piacevolissimo, che permane coi retrogusti sempre lievemente mielosi e amarognoli per lungo tempo dopo l'ultimo sorso.

Decisamente una birra molto buona, sennon ottima, questa St.Elmo's Fire ha in sè molti punti salienti dello stile birrario inglese, gradazione leggera, amaricante discreto, molto poco gasata e un aroma particolare che invita a bere.

La temperatura di servizio ideale è intorno agli 8-10 gradi, ovviamente e rigorosamente in una pinta (ammesso che troviate in Italia questa birra eccezionale), può essere abbinata a piatti non troppo complessi come una bella pasta alla carbonara, del pollo o carni bianche, o dei biscotti secchi al miele.

Gli stili birrari principali.

Lo stile tedesco di produzione della birra è del tutto particolare, e in realtà molto più moderno di quanto credano i più, specie per le birre a bassa fermentazione. I tedeschi amano birre abbastanza leggere in gradazione e anche, spesso, in sapore, di cui vengono esaltati in produzione i sapori soprattutto degli ingredienti principali, ovvero l'acqua, il malto d'orzo e il luppolo; i lieviti vengono visti come una parte già più "secondaria", specie rispetto alle birre belga. Si hanno così birre spesso beverine e non troppo impegnative come aromi, raramente sopra i 6-7 %, che solo nelle tipologie più complesse sono rifermentate in bottiglia e quindi non contengono lieviti.

Tendono ad avere sapori lievemente amari, soprattutto riportanti i vegetali dei malti e del luppolo, con una discreta quantità di anidride carbonica, profumi lievi e non molto complessi.

martedì 8 settembre 2009

Gli stili birrari principali.

Vorrei darvi ora delle linee guida per comprendere più chiaramente le recensioni che posto sul blog, in quanto mi rendo conto che gli stili birrari influenzano grandemente i risultati ottenibili con una degustazione corretta: una birra belga in bottiglia ovviamente avrà un tenore di CO2 che una birra inglese spillata a pompa, una weizen tedesca ha una enorme quantità di lieviti e depositi sul fondo, mentre una belga può non averli visibili, ma presenti comunque all'interno del liquido, concludo con l'esempio più classico dei colori: una belga bionda può essere veramente molto dolce, anche stucchevole, mentre una inglese "dolce" ha sempre un buon grado di amarezza rispetto alle belga, e perfino un modo diverso di essere amara.

Non vuole essere una lezione di storia, ma solo un raffronto.


Lo stile belga predilige birre ad una gradazione in alcool piuttosto alta, che raramente scende intorno e sotto i 5%, in Italia come anche in Belgio il confezionamento prediletto è quello in bottiglia, e hanno un gusto che generalmente è piuttosto dolciastro. Praticamente sempre vengono aggiunti aromi alla birra, che creano stili diversi in alcuni casi (kriek o blanche, pur essendo differenti dalle altre anche per fabbricazione, hanno come segno distintivo pure le aggiunte in un tipo o nell'altro di aromi), e altrettanto praticamente tutte sono birre "vive", contenenti cioè lieviti vivi che ne continuano la fermentazione, assieme a dei "depositi" in quantità più o meno variabile, che rendono la birra, una volta correttamente versata, di solito abbastanza velata.
Ci aspetteremo pertanto delle birre di forte gradazione, con molta anidride carbonica, abbastanza dolciastre e dai profumi netti, speziati o fruttati, nonchè un bel cappello di schiuma che preserva la birra dall'ossidazione.

Continua con le Tedesche....

Decadence

Tipologia : Bitter
Provenienza : Gran Bretagna
Produttore : Brewster's
Gradazione : 4,4%
Colore : Paglierino, riflessi dorati
Schiuma : Molto fine e compatta, persistente

Descrizione : Questa bitter è una buona rappresentante della tipologia, birre rinfrescanti, profumate e lievemente fruttate per la stagione più calda dell'Inghilterra. Una delle tante che vedrete nei prossimi giorni, provata al The Dove in Ipswich, durante il festival postato al link poco più sotto di questa recensione.


Bisogna fare un'appunto su alcune di queste birre, giacchè sono servite con spillatura a pompa ( Hand Pump per gli inglesi) oppure a caduta (Gravity). Queste birre sono piuttosto ferme rispetto alle classiche in bottiglia, hanno un basso tenore in anidride carbonica e alcool, e questo fa sì che i profumi siano lievi e difficilmente percettibili.

Al naso quindi, tenuto conto quanto detto sopra, le note olfattive sono intense e abbastanza complesse, soprattutto si avvertono i toni di malto e luppolo, di cui appunto la luppolatura è prevalente coi profumi erbacei, di paglia fresca leggermente. Il cambiamento con la temperatura è praticamente assente, e difatto anche perchè le birre vengono servite a temperatura di cantina. Il complesso alternarsi degli erbacei dei luppoli usati (sicuramente almeno due) e lievemente astringenti, come di pompelmo, danno una discreta complessità agli aromi.

Il sito della birreria ci dice però che è una golden, ma sinceramente non m'è affatto parsa tale a causa della forte luppolatura, e dell'amaro persistente e lungo; ha una quantità più che corretta di bollicine, non risultando troppo pesante o gassosa, ma neppure troppo piatta, il che personalmente credo la aiuti molto a non essere pesante da gustare. Il corpo è infatti piuttosto strutturato, con appunto degli amari decisi e secchi, forti e ben definibili, partendo però, a differenza del profumo, con un lieve dolciastro dei malti, e ricalcando poi gli aromi avvertiti, con un acidulo e astringente gusto di pompelmo, e un'erbaceo, che io trovo simile al trifoglio. Ovviamente la sensazione di amaro si protrae per lunghissimo tempo, ma non risulta troppo forte e invasiva, quindi, in totale, una buonissima birra.

Come tutte le birre di questo tipo, viene servita in un biconico, o pinta; " a session beer", come le chiamano i clienti d'oltremanica, non è particolarmente indicata da bere durante i pasti, perchè troppo amara, è invece indicatissima per una serata al pub, o una bevuta il pomeriggio appena finito il lavoro.