venerdì 27 novembre 2009

Black Pig

Tipologia : Very Dark
Provenienza : Inghilterra
Produttore : Old Cannon
Gradazione : 4,3%
Colore : Bruno con riflessi rossastri
Schiuma : Cremosa, color crema


Descrizione : Una dark ale impegnativa, questa birra prodotta dalla Old Cannon, un microbirrificio che produce diversi tipi di birra in Bury St.Edmund's, in un impianto a vista all'interno dei loro locali.

I profumi più classici delle dark ale si affacciano subito in questa birra, partendo da un aroma tostato e di nocciola, per arrivare a toni più forti di bruciato, fino addirittura all'asprigno ma non sgradevole di "strinato", si notano però anche sfumature di fruttato, come ad esempio il fico. I profumi tuttavia sono leggermente percettibili, e non di grandissima complessità, anche se sufficienti vista la tipologia.

Alla bocca questa birra esprime tutta la sua complessità, dando e togliendo l'impressione che sia più una stout che una dark ale ad ogni sorso che viene bevuto. Si passa da sapori di frutta secca come mandorla, nocciola e anacardo, a quello più dolciastro dei malti tostati, con un retrogusto della secca luppolatura piuttosto amara e persistente, che lascia spazio ai sapori più lievi e interessanti di coriandolo e liquirizia

Come questa tipologia dovrebbe essere, questa birra ha sapori piuttosto particolari e autunnali, non pesanti, lasciando un gusto amaro non troppo forte, ma sicuramente con un corpo pieno e particolare, molto piacevole. Prodotto con quantità media di CO2, non ha tuttavia dei grandissimi profumi, ma anche questo è normale di questo tipo di birre, che hanno nei malti e non nel luppolo la loro particolarità.

La temperatura di servizio ideale è sugli 8-12 gradi, servita in una pinta classica inglese. Può essere abbinata a dolci al cioccolato e frutta secca, ma anche ad un arrosto al miele e noci.

venerdì 9 ottobre 2009

Gli stili birrari principali.

Concludo la descrizione degli stili birrari principali, con quello inglese.

Al contrario, anche in questo caso, dei luoghi comuni, gli inglesi amano bere molto, vero, ma bene e comunque mai troppo. Il loro stile è completamente diverso dai due descritti in precedenza, ed è facile riconoscere la differenza provando le loro birre artigianali, specialmente in patria. La birra inglese risulta molto leggera in gradazione, infatti raramente superano i 5%, hanno spesso una generosa luppolatura e una selezione degli ingredienti maniacale, distinguendo spesso per le loro diverse tipologie proprio in base al prodotto ottenuto utilizzando o meno determinati ingredienti. Le birre inglesi sono servite praticamente sempre (almeno da loro) con sistemi artigianali: a caduta dal fusto o con spillatura a pompa ad aria: entrambi i vigorosi sistemi assicurano la dispersione di una buona quantità di CO2, che comunque è sempre piuttosto bassa nelle birre d'oltremanica, tanto che non presentano sennon in casi straordinari un cappello di schiuma, ma più spesso la schiuma non è presente o è solo un velo. L'alta presenza però di luppolo non pregiudica il prodotto con l'ossidazione, ma lo preserva.

Sono quindi, le birre britanniche, generalmente molto amare, piuttosto basse in gradazione e piuttosto amare, ma anche profumate e rinfrescanti. Le eccezioni tuttavia non mancano, in quanto la produzione britannica è sempre in continua ed enorme evoluzione, e quindi si trovano al contempo le birre più amare e più dolci, così come le più basse in gradazione e le più alte, passando per quelle stagionali a quelle da invecchiamento che raggiungono perfino i 25 anni di permanenza nelle cantine!

mercoledì 30 settembre 2009

St. Elmo's Fire

Tipologia : Golden Ale
Provenienza : Inghilterra
Produttore : Arundel
Gradazione : 4,2%
Colore : Dorato
Schiuma : Un velo, cremosa, chiara, con occhiatura fine


Descrizione : Altra golden ale, molto rappresentativa dello stile e molto piacevole da bere, viene prodotta stagionalmente soltanto in agosto, risultando molto piacevole proprio per la sua capacità di dissetare senza mai divenire pesante o troppo impegnativa.

Il profumo è decisamente attraente e porterebbe direttamente alla bocca il bicchiere per un lungo sorso, e anche se non ha dei toni troppo complessi, possiamo facilmente riconoscere fra loro l'erbaceo della luppolatura e dei malti, sapientemente fusi assieme, un aroma di camomilla e un lieve sentore metallico, probabilmente dovuto all'acqua decisamente ricca in sali e sulfuri.

Il sapore di questa birra è forse anche più suadente per il palato del profumo, si discernono infatti sentori fruttati e dolciastri, toni mielosi come di miele di castagno, che riportano i gusti dei malti e le resine del luppolo, e fanno coppia col profumo iniziale di camomilla, creando insieme agli amari secchi e definiti della luppolatura, un gusto rotondo e piacevolissimo, che permane coi retrogusti sempre lievemente mielosi e amarognoli per lungo tempo dopo l'ultimo sorso.

Decisamente una birra molto buona, sennon ottima, questa St.Elmo's Fire ha in sè molti punti salienti dello stile birrario inglese, gradazione leggera, amaricante discreto, molto poco gasata e un aroma particolare che invita a bere.

La temperatura di servizio ideale è intorno agli 8-10 gradi, ovviamente e rigorosamente in una pinta (ammesso che troviate in Italia questa birra eccezionale), può essere abbinata a piatti non troppo complessi come una bella pasta alla carbonara, del pollo o carni bianche, o dei biscotti secchi al miele.

Gli stili birrari principali.

Lo stile tedesco di produzione della birra è del tutto particolare, e in realtà molto più moderno di quanto credano i più, specie per le birre a bassa fermentazione. I tedeschi amano birre abbastanza leggere in gradazione e anche, spesso, in sapore, di cui vengono esaltati in produzione i sapori soprattutto degli ingredienti principali, ovvero l'acqua, il malto d'orzo e il luppolo; i lieviti vengono visti come una parte già più "secondaria", specie rispetto alle birre belga. Si hanno così birre spesso beverine e non troppo impegnative come aromi, raramente sopra i 6-7 %, che solo nelle tipologie più complesse sono rifermentate in bottiglia e quindi non contengono lieviti.

Tendono ad avere sapori lievemente amari, soprattutto riportanti i vegetali dei malti e del luppolo, con una discreta quantità di anidride carbonica, profumi lievi e non molto complessi.

martedì 8 settembre 2009

Gli stili birrari principali.

Vorrei darvi ora delle linee guida per comprendere più chiaramente le recensioni che posto sul blog, in quanto mi rendo conto che gli stili birrari influenzano grandemente i risultati ottenibili con una degustazione corretta: una birra belga in bottiglia ovviamente avrà un tenore di CO2 che una birra inglese spillata a pompa, una weizen tedesca ha una enorme quantità di lieviti e depositi sul fondo, mentre una belga può non averli visibili, ma presenti comunque all'interno del liquido, concludo con l'esempio più classico dei colori: una belga bionda può essere veramente molto dolce, anche stucchevole, mentre una inglese "dolce" ha sempre un buon grado di amarezza rispetto alle belga, e perfino un modo diverso di essere amara.

Non vuole essere una lezione di storia, ma solo un raffronto.


Lo stile belga predilige birre ad una gradazione in alcool piuttosto alta, che raramente scende intorno e sotto i 5%, in Italia come anche in Belgio il confezionamento prediletto è quello in bottiglia, e hanno un gusto che generalmente è piuttosto dolciastro. Praticamente sempre vengono aggiunti aromi alla birra, che creano stili diversi in alcuni casi (kriek o blanche, pur essendo differenti dalle altre anche per fabbricazione, hanno come segno distintivo pure le aggiunte in un tipo o nell'altro di aromi), e altrettanto praticamente tutte sono birre "vive", contenenti cioè lieviti vivi che ne continuano la fermentazione, assieme a dei "depositi" in quantità più o meno variabile, che rendono la birra, una volta correttamente versata, di solito abbastanza velata.
Ci aspetteremo pertanto delle birre di forte gradazione, con molta anidride carbonica, abbastanza dolciastre e dai profumi netti, speziati o fruttati, nonchè un bel cappello di schiuma che preserva la birra dall'ossidazione.

Continua con le Tedesche....

Decadence

Tipologia : Bitter
Provenienza : Gran Bretagna
Produttore : Brewster's
Gradazione : 4,4%
Colore : Paglierino, riflessi dorati
Schiuma : Molto fine e compatta, persistente

Descrizione : Questa bitter è una buona rappresentante della tipologia, birre rinfrescanti, profumate e lievemente fruttate per la stagione più calda dell'Inghilterra. Una delle tante che vedrete nei prossimi giorni, provata al The Dove in Ipswich, durante il festival postato al link poco più sotto di questa recensione.


Bisogna fare un'appunto su alcune di queste birre, giacchè sono servite con spillatura a pompa ( Hand Pump per gli inglesi) oppure a caduta (Gravity). Queste birre sono piuttosto ferme rispetto alle classiche in bottiglia, hanno un basso tenore in anidride carbonica e alcool, e questo fa sì che i profumi siano lievi e difficilmente percettibili.

Al naso quindi, tenuto conto quanto detto sopra, le note olfattive sono intense e abbastanza complesse, soprattutto si avvertono i toni di malto e luppolo, di cui appunto la luppolatura è prevalente coi profumi erbacei, di paglia fresca leggermente. Il cambiamento con la temperatura è praticamente assente, e difatto anche perchè le birre vengono servite a temperatura di cantina. Il complesso alternarsi degli erbacei dei luppoli usati (sicuramente almeno due) e lievemente astringenti, come di pompelmo, danno una discreta complessità agli aromi.

Il sito della birreria ci dice però che è una golden, ma sinceramente non m'è affatto parsa tale a causa della forte luppolatura, e dell'amaro persistente e lungo; ha una quantità più che corretta di bollicine, non risultando troppo pesante o gassosa, ma neppure troppo piatta, il che personalmente credo la aiuti molto a non essere pesante da gustare. Il corpo è infatti piuttosto strutturato, con appunto degli amari decisi e secchi, forti e ben definibili, partendo però, a differenza del profumo, con un lieve dolciastro dei malti, e ricalcando poi gli aromi avvertiti, con un acidulo e astringente gusto di pompelmo, e un'erbaceo, che io trovo simile al trifoglio. Ovviamente la sensazione di amaro si protrae per lunghissimo tempo, ma non risulta troppo forte e invasiva, quindi, in totale, una buonissima birra.

Come tutte le birre di questo tipo, viene servita in un biconico, o pinta; " a session beer", come le chiamano i clienti d'oltremanica, non è particolarmente indicata da bere durante i pasti, perchè troppo amara, è invece indicatissima per una serata al pub, o una bevuta il pomeriggio appena finito il lavoro.

giovedì 6 agosto 2009

Novità: gli eventi in toscana e nel mondo!

Rieccomi qua, dopo un pò di silenzio (il lavoro diverso da questo obera abbastanza, soprattutto la mente, e rende difficile trovare la voglia per fare altro). Vorrei aggiungere una rubrichetta a questo blog, dove chi legge può inserire i propri eventi, previo richiesta tramite mail direttamente a me, che provvederò ad aggiungerli dopo averli letti. Ovviamente prediligerei eventi birrari, ma non disdegno qualsiasi appuntamento culinario o enologico. Per cominciare, vi segnalo un'evento che i miei amici di Ipswitch avranno il piacere di mettere insieme per il 2 settembre, da cui noi italiani possiamo capire che cosa voglia realmente dire le parole birra e festival insieme: 66 birre e 19 sidri per UN SOLO LOCALE, tutti alla spina...enjoy!
http://www.facebook.com/event.php?eid=134682419501&ref=nf

lunedì 25 maggio 2009

Zerodue domus cerevisiae

Da pochissimo aperto in centro a Cecina, un nuovo beershop, gestito da Alessandro Tomeo, che ci propone a prezzi ragionevolissimi birre in bottiglia di ogni tipologia, spaziando fra etichette provenienti un pò da tutto il mondo: Germania, Inghilterra, Francia, Belgio, Stati Uniti, Italia e molto molto altro.
Troverete allo Zerodue anche una vasta scelta di accessori per collezionisti, fra cui non mancano gli essenziali bicchieri per una corretta degustazione.

Alessandro ci assicura che la scelta delle sue birre varierà molto nel tempo, proponendo un cambiamento di almeno dieci etichette per ogni nuovo ordine, che ci permetteranno di degustare così, in tutta la tranquillità di casa nostra, molti capolavori dell'arte brassicola.

Trovate lo Zerodue a Cecina in via Fratelli Rosselli 35, numero di telefono: 320 0577012.

Il link al gruppo di Facebook! http://www.facebook.com/group.php?sid=9f01a92edc2539e8189985db7d1b2bd0&gid=135295110573&ref=search

lunedì 18 maggio 2009

L'ultima casa accogliente

Ottima birreria in Livorno, via Garibaldi 273/275, propone oltre ad una cucina particolare, che si rifà alla tradizione toscana ed ai cibi sani e genuini di una volta, come carne equina, trippa, zuppe, pesce fresco dei mercati livornesi, una vastissima selezione di birre di varie nazionalità, quasi 200 etichette differenti, comprendenti marche tedesche, americane, inglesi, belga e molte altre.
Il locale è piccolo e grazioso, il consiglio quindi è di prenotare per la cena, dal momento che molto spesso si trova pieno, i proprietari (miei grandi amici) sono due persone precise e affabili, che amano proporre un ambiente tranquillo e calmo, tanto che si sono guadagnati il titolo di "birreria dell'omino antipàtio"!!!

Di richiamo notevole anche la proposta di birre alla spina, che spesso comprende almeno tre birre belga di spessore, fra cui ricordiamo Kwak, TripelKarmeliet, Kasteel ed altre ancora. Decisamente una birreria a cui far visita almeno una volta

venerdì 3 aprile 2009

St. Sebastian Gran Cru

Tipologia : speciale
Provenienza : Belgio
Produttore : Verhaeghe
Gradazione : 7,6 %
Colore : oro opaco, leggermente opalescente
Schiuma : fine, non molto persistente e aderente al bicchiere
Descrizione : Una birra speciale, molto simile ad una tripel, nella tipica bottiglia in coccio da 75 cl. con tappo meccanico.

Gli aromi che salgono al naso sono prevalentemente associabili a miele e fiori freschi, di malto d'orzo, decisamente dolci e cariche, ma non stucchevoli, con sfumature di fieno eleggere dei lieviti.
Appena assaggiata riaffiorano gli aromi di maltato forte e persistente, insieme ad un leggero sentore citrico di limone; il sapore sfuma piano verso un retrogusto lievemente salato, asprigno dei luppoli usati e dei lieviti, e appena amarognolo, sensazioni tuttavia non così persistenti, e che vengono nettamente eliminati ogni volta che si beve un nuovo sorso.

Una gradazione abbastanza bassa per una birra di questa tipologia, risulta tuttavia lunga al palato, soprattutto grazie alla bassa concentrazione di CO2 dovuta alla conservazione in coccio; ha una particolarità nelle note di sapori e odori che rilascia, infatti nonostante non sia ricca di lieviti quanto ci si aspetterebbe, questi aromi variano molto, anche col cambiare della temperatura, e risulta comunque molto pastosa in bocca, quasi come una biere blanche.

Possiamo decisamente abbinare questa birra a dei primi come risotti o anche con dei tortellini alla panna, delle carni bianche, ad esempio coniglio o tacchino, o magari un pollo arrosto, finanche un filetto al pepe. Per i dolci consigliamo una millefoglie o un dolce con crema pasticcera.

venerdì 20 marzo 2009

Gutmann dunkel weizenbier

Tipologia : Dunkel Weizenbier
Provenienza : Germania
Produttore : Gutmann
Gradazione : 5,2 %
Colore : Nocciola con sfumature rovere
Schiuma : Scura, color beige/crema, abbondante,aderente e persistente, occhiatura media
Descrizione : Le Weizenbier sono molto conosciute ormai in Italia, molto meno le loro varianti dunkel, ovvero scure, dal sapore notevolmente diverso rispetto alle normali weizen. Questa particolare tipologia usa malti tostati, o anche a cereali in grani già abbastanza scuri (esistono varianti di orzo maltato che producono naturalmente birre più scure). Le weizen comunque sono birre che hanno principalmente alcune caratteristiche che le rendono peculiari: la presenza di lieviti e fondi nella bottiglia e il fatto che vengono prodotte anche con altri tipi di cereali oltre all'orzo.

Al naso si percepiscono i profumi tipici di una birra tedesca, il maltato, sentori di crosta di pane e bianco d'uovo, nonchè lievi presenze di nocciola, e in questo caso toni di affumicato e leggero tostato.
In bocca si notano profondi e suadenti i sapori dei lieviti,un leggero dolciastro, di crusca e cereali, mentre torna la presenza di affumicato e il lieve sentore di frutta secca, fra cui nocciola, mandorla e noce. Rimane e persiste un retrogusto appena amarognolo, delle note tostate e di caffè e di nuovo un leggerissimo dolciastro degli amidi dei cereali, fra i quali si distinguono anche sapori erbacei.

Una birra a gradazione media, per la tipologia, ricordiamo che raramente le dunkel hanno basse gradazioni, sicuramente a causa della maltazione e tostatura prolungata dei cereali che permette una migliore scissione degli zuccheri in alcool e anidride carbonica. La birra è quasi impenetrabile una volta rimossi i lieviti e servita nei classici calici da weizen, alti e allungati, della capacità di almeno mezzo litro. Si nota anche la gasatura presente ma lieve, percettibile in modo molto leggero e bilanciato perfettamente; il gusto generale risulta pieno e rotondo, ma non molto lungo eccetto che per i sapori tostati, e a tratti appare lievemente acquosa.


La temperatura più corretta di servizio è di 6-8 gradi
Ottima da abbinare a taglieri di affettati, spek e scamorza affumicate, ma anche a piatti strutturati di carni rosse non troppo pesanti e grasse. Poco indicata per dei primi, sennon un risotto ai funghi o comunque qualcosa che abbia un gusto ben definito.

venerdì 27 febbraio 2009

Brandibirra

Ormai molti dei miei lettori conosceranno questa birroteca medievale, che si trova nello splendido borgo di Bibbona, risalente al periodo etrusco. Il locale è accogliente, calmo, con un'ambiente piacevole e adatto alle degustazioni. Felix è l'oste, colui che propone le birre nel locale, nonchè il proprietario e l'ideatore di tutto, ed è a lui che potrete chiedere ogni tipo di informazione riguardo le birre proposte.
Principalmente potrete trovare in questo locale birre belga alla spina, dalle classiche affligem, alle rarità trappiste servite secondo il metodo belga, nonchè una vasta offerta di birre in bottiglia, fra cui anche alcune particolarità di altre nazioni e qualcosa di artigianale italiano; vengono proposti cibi di qualità, in moltissimi casi di agricoltura biologica, o specialità italiane ricercate di marchi dop e docg, l'ideale per accompagnare le birre da degustazione proposte, come i panini semplici adattissimi per birre più facili ma comunque di ottima qualità. Se amate la birra belga, questo è il luogo più che adatto.

Lo trovate appunto a bibbona, in via san rocco 4; chiuso il giovedì.

sabato 21 febbraio 2009

Arrosto di maiale alla Nut Brown Ale

Ingredienti: carrè o arrosto di maiale del peso di 1-1,5 kg
500 ml di birra tipologia nut brown ale
8 noci e 8 nocciole
8 foglie di salvia e altrettanti rametti di rosmarino
sale, pepe e un filo d'olio di oliva

Prendete il carrè e praticate a intervalli regolari dei tagli in esso di circa 2-3 cm di profondità, spaccate noci e nocciole, dividetele a metà e inserite nei tagli della carne un rametto di rosmarino, una foglia di salvia, una noce appunto divisa e una nocciola; una volta finito questo processo (comunemente conosciuto anche come lardellamento, dal momento che spesso si fa praticando fori o piccoli tagli nella carne ed inserendovi lardo per ammorbidirla e insaporirla), legate con dello spago la carne, in modo che non si apra durante la cottura. Ponete quindi la carne in una casseruola alta e stretta, versatevi sopra tutta la birra, unite sale, pepe ed un filo d'olio. Potete lasciar insaporire la carne per un paio d'ore, oppure potete anche procedere direttamente alla cottura, ne risulterà una carne meno forte nei sapori e un pò meno morbida, ma più adatta per una tagliata o un roast-beef; la cottura va portata a termine con tutta la birra e i sughi della carne insieme, magari nella stessa casseruola in cui l'avete fatta riposare, in forno a 180° finchè la carne stessa non è ben rosolata fuori, ma ancora rosata dentro. Girate di tanto in tanto l'arrosto di modo da farlo rosolare su tutta la superficie; a cottura ultimata potete già servire il piatto, scolando la carne della birra e dei liquidi, e tagliandolo a fette non troppo fini, rivelando così le noci presenti nei tagli della carne.

Potete anche creare una salsa da aggiungere alla carne, sul piatto, aggiungendo ad una parte del liquido di cottura, un pochino di farina e facendola tirare in padella, a fuoco moderato, per qualche minuto. La salsa così ottenuta ha un gusto un pochino acidulo e tendente all'amarognolo, ma non troppo, per cui il dolce della carne al sangue si adegua benissimo a questo sapore.

E' consigliato abbinare a questo piatto, la stessa birra con cui avete cotto l'arrosto, per apprezzare bene l'accostamento di sapori di una nut brown ale con delle carni al sangue e soprattutto con noci e nocciole, gusti a cui questa tipologia di birra deve il suo nome.

sabato 14 febbraio 2009

Vichtenaar

Tipologia : Flemish red
Provenienza : Belgio
Produttore : Verhaeghe
Gradazione : 5,1 %
Colore : Rosso rubino, riflessi ramati
Schiuma : Un velo, occhiatura fine, beige

Descrizione : Una tipologia particolare di birre, di solito vengono fatte fermentare e/o riposare per un periodo in barrique di legno. Questo conferisce alle birre i gusti tanninici piuttosto forti dei legni, quindi anche una certa acidità. Della stessa tipologia, e anche dello stesso birrificio, ad esempio c'è la famosa duchesse du bourgogne, oppure di altro birrificio la Rodenbach Gran Cru.

 Al naso appaiono in pienezza, anche a birra abbastanza fredda, i profumi dei tannini del legno, sui quali predominano quercia e ciliegio, in ottimo equilibrio con gli aromi fruttati di frutti rossi leggermente aciduli, come il melograno,il ribes, la prugna e l'amarena, con un finale di fichi secchi e un lieve sentore agrumato, come di curacao. Al palato si presentano un equilibrio notevole dei gusti citrici e aciduli, con un dolciastro caramellato e, come retrogusto finale, l'amarognolo del luppolo, con appunto note di caramello, forse dovuto all'aggiunta di zucchero di canna, un leggerissimo sentore di caffè, e ancora più presente, quella sensazione citrica di curacao che si riscontrava anche nell'odore, probabilmente dovuta da una leggera aromatizzazione. 

La bassa gradazione le conferisce una decisa resistenza alla differenza di temperatura, con l'aumento della quale si perdono soltanto gli aromi più leggeri e volatili dei tannini del legno, mentre la schiuma persiste a lungo e aderisce in bei merletti ai bordi del calice. Una birra molto gustosa e leggera da bere, seppur complessa nei sapori, molto piacevole ed equilibrata, mai stucchevole, dove anche l'anidride carbonica contenuta risulta giustissima, donandole una corretta frizzantezza. 

La temperatura forse più corretta di servizio è intorno ai 7 gradi, che ne dovrebbe esaltare inizialmente l'aroma più delicato di frutta, quindi con l'aumento dovrebbero affacciarsi i sentori tanninici e più complessi; il bicchiere ideale è un baloon abbastanza ampio, che ne esalta i profumi. Ottimo prodotto da abbinare a una tagliata di carne, ma anche una bistecca alla fiorentina, piatti di selvaggina e perchè no, del foi-gras, o semplicemente una pasta al ragù. Indicata anche con un'ottima sacher, o una pannacotta cioccolato e arancia.


venerdì 6 febbraio 2009

Inserite le tag

Per facilitare, soprattutto in futuro, la ricerca dei post all'interno del blog, ho inserito alcune tag di ricerca: se vedete in fondo ai post attuali, ne avrete un'esempio. Basta ricercare i post con le tag (quelle verdi in fondo ai post appunto), inserendo la tag desiderata nel campo cerca, ed ecco a voi tutte le recensioni, ricette o altro, apparirvi di fronte.

Le tag inserite finora: birra - degustazione - belga - inglesi - regole - generico - recensione - locali toscana - ricette

Ho anche cominciato a tradurre ogni singolo post in lingua inglese (secondo le mie capacità), sperando che a qualche amico di oltremanica risultino utili. Ciao a tutti!

mercoledì 4 febbraio 2009

Frollini alla birra

Ingredienti: 150 grammi di burro
200 grammi di farina bianca tipo 00
70 grammi di zucchero semolato
30 grammi di zucchero di canna
80 grammi di scaglie di cioccolato fondente
birra quanto basta

Mescolare in una terrina lo zucchero, la farina e il burro, avendo cura di amalgamare quest'ultimo con l'impasto. Se lavorata a mano, il calore corporeo fa sciogliere leggermente il burro. Otterrete così un primo impasto piuttosto duro e di consistenza variabile.
Aggiungete poi le scaglie di cioccolato, e quindi la birra. Prediligete una birra di tipo natalizio, oppure anche una dubbel belga, avendo cura possibilmente, che abbiano anche del sedimento all'interno, da mescolare con la birra stessa: servirà da agente lievitante insieme all'anidride carbonica. L'impasto deve avere una consistenza tale da essere lavorato a mano in piccole palline, poco più grandi di una noce, quindi non fluido, nè troppo duro.
Prendete poi una teglia, rivestitela con carta da forno, spruzzatevi un pò di farina sopra, e depositatevi le palline così ottenute, schiacciandole col fondo di un bicchiere o di un barattolo; mettete la teglia in forno per 12-15 minuti a 200° se ventilato, oppure per 25-30 minuti sempre a 200° se tradizionale. Controllate comunque la cottura, dovrebbero risultare dorati e croccanti.

Questa ricetta è stata eseguita principalmente con birra Christmas Ale del Birrificio del Borgo, ma potete anche provare ad usare chicchi interi di caffè invece del cioccolato, e una birra stout.

venerdì 30 gennaio 2009

Edison: bookstore a Livorno















In via Buontalenti 28, potete trovare il nuovo bookstore aperto da ormai un paio di mesi, con un'enorme spazio interno, realizzato nel vecchio teatro Lazzeri. Vastissima scelta di libri da acquistare, uno spazio in cui condividere cultura e piacere, con musica soft, e al primo piano un fantastico bar-ristorantino, piacevolmente arredato  e molto comodo, con molti tavolini dove potersi fermare a gustare un buon the o una cioccolata calda, ma anche un buon bicchiere di vino della fornita cantina, mentre si legge qualcosa o si passa la pausa pranzo, rilassandosi nella tranquilla atmosfera. Caldamente consigliato!

mercoledì 28 gennaio 2009

Gordon's finest gold

Tipologia : Strong Ale
Provenienza : Una volta Scozia, ora Belgio
Produttore : Anthony Martin
Gradazione : 10%
Colore : Giallo dorato carico
Schiuma : Abbondante, chiara, poco persistente, occhiatura medio-fine

Descrizione : Questa birra rispecchia abbastanza la tipologia a cui potremmo affiliare, infatti non deve trarre in inganno il fatto che sia una birra scozzese in origine, ma che abbia poco a che vedere con le birre dello stesso tipo britanniche: gli scozzesi infatti amano fare il contrario degli inglesi, e forse anche qui ci riescono abbastanza.
La gradazione piuttosto elevata rispecchia la "scozzesità" di questa birra, infatti non sono pochi i prodotti birrari di quelle lande ad alta gradazione, e non è spiacevole, almeno se non si fa scaldare troppo il prezioso liquido. Al naso risaltano note cremose e fruttate, mielose a tratti del malto, e la leggera freschezza floreale dei luppoli, anche se spesso coperta dai toni dolci.
Al gusto è abbastanza buona, abboccata forse anche troppo, le note dolci e mielose, quasi cremose si riaffacciano anche nel palato, riempiendo la bocca e sovrastando molti sapori, lasciando però poi il passo ad un leggero amarognolo in retrogusto; 
E' una birra, come già detto, cremosa e vellutata, ma purtroppo non regge assolutamente la temperatura, acidificandosi e ossidandosi rapidamente, cambiando quindi di gusto in maniera squilibrata verso l'acido.
Questa birra viene servita ad una temperatura di 6-8 gradi, in un bicchiere (se riuscite a trovarlo) mezzo baloon, vetro con una base tondeggiante, che si apre a cono rovesciato andando verso l'alto.
Abbinabile con carni abbastanza grasse, anche bianche però, volendo anche con lasagne o primi contenenti formaggio, sformati di verdure e, come dolci, crostata di albicocca o comunque qualcosa di abbastanza secco (giusto per reggere meglio l'alcool!)

Westmalle tripel

Tipologia : Tripel trappistenbier
Provenienza :Belgio
Produttore : Abbaye de Westmalle
Gradazione : 9,5%
Colore : Giallo ambrato
Schiuma : Densa e cremosa, bianca, occhiatura molto fine

Descrizione : Innanzitutto, qualche cenno storico su questa tipologia di birre particolarissima, e sulle loro origini, che non sono belga in realtà, ma bensì ITALIANE, infatti la prima abbazia a produrre birre trappiste è quella di Montecassino, ben prima dell'anno mille.
I monaci trappisti (monaci, e non frati, c'è molta differenza!) cominciarono a produrre birra a causa delle scarse condizioni igieniche del tempo, e anche a causa della difficoltà di conservazione dei cibi. Divenne così la birra il modo per "conservare" degli alimenti, dato l'alto contenuto di proteine e l'alcool, che anche se per i frati era proibito in altre forme, in questa rappresentava proprio una bevanda utilizzabile, dal momento che era fatta con gli stessi ingredienti puri del pane dell'ultima cena, ed era quindi possibile consumarlo, mentre il vino era un prodotto troppo difficile e costoso, e che non dava sufficiente apporto nutritivo. Le tripel, fra le trappiste, sono delle birre chiare, che hanno alcune caratteristiche principali, di essere fermentate fino a tre volte (ma non sono tutte così), e di contenere spessissimo "3 grani", ovvero 3 tipi diversi di frumento, e cioè orzo, avena e un terzo, di solito farro o segale.
Le tripel sono birre che superano sempre almeno i 7,5°, e questa in particolare, nonostante la sua elevata parte alcoolica, è fra le migliori tripel esistenti, infatti l'etilico si sente appena, e comunque è molto equilibrato col resto.
Al naso si hanno spettacolari bouquet di fiori gialli, di crema e miele di vari tipi, un fruttato leggermente agrumato e di albicocca.
Il gusto non smentisce la complessità superiore delle birre trappiste, passando da un leggero dolce di miele dovuto all'aggiunta di avena, un sentore maltato che dà cremosità alla birra, e, a sorpresa, leggermente balsamica, si chiude con il sapore leggermente amarognolo della luppolatura.
Questa birra da sensazioni di cremosità, leggera freschezza, e sia i profumi che i sapori hanno una consisntenza e una durata veramente forti.
Va servita a temperatura intorno ai 12 gradi, in una coppa belga, mescendo i 3/4 del prodotto, quindi mescolando gentilmente i sedimenti presenti sul fondo, e aggiungendo il resto nella coppa.
Gli abbinamenti più indicati sono con formaggi di vario tipo, carni bianche, crostacei, primi a base di pesce, dolci di pastafrolla.
Ultima nota, i formati di bottiglia da 33 e 75 differiscono abbastanza in sapore, per chi riesce a cogliervi differenze, e rarissimi sono i casi in cui si trova questa favolosa birra anche alla spina.

lunedì 26 gennaio 2009

Newcastle brown ale

Tipologia : Nut brown Ale
Provenienza : Newcastle upon Tyne ( Inghilterra)
Produttore : Scottish and Newcaste
Gradazione : 4,7 %
Colore : Noce chiaro, riflessi ramati
Schiuma : Quasi assente, occhiatura della bolla ampia

Descrizione: Una delle tipologie di birra più antiche in assoluto, le nut brown, al contrario di quel che si pensa, non sono birre "rosse". Questo tipo di birra solitamente ha una gradazione che non supera i 5 gradi, un sapore molto presente di nocciola, colore scuro ramato o noce, schiuma quasi assente nella miglior tradizione delle birre ad alta fermentazione (ale) inglesi.
Nel caso di questa birra, colpisce molto al naso l'odore fruttato di nocciola e di frutta secca, come noce, mandorla e fico, in secondo piano le piacevoli note di luppolo, leggero erbaceo e floreale.
Al gusto appare da prima dolce, con sapore di caramello e onnipresente nocciola, leggero il fondo di tannini del legno, per poi passare al retrogusto amarognolo e acidulo rispettivamente dei tannini e del luppolo.
La birra rilascia sensazioni di freschezza e fluidità notevoli, non lasciando passare in alcun modo la parte alcoolica, ha una persistenza notevole sia ne sapori che negli odori.
La NBA, come affettuosamente ribattezzata nel settore, va servita nella tipica pinta inglese biconica, quella che a pochi cm dal bordo ha una svasatura che permette di diminuire la schiuma formata; la temperatura di servizio è abbastanza bassa, intorno agli 8 gradi, ma è piacevole notare l'evoluzione di gusto e profunmo facendola scaldare lentamente fino a temperatura di 14-15 gradi.
Da abbinare con una pasta al sugo di noci, formaggi a pasta morbida poco stagionati, o con pollo arrosto, biscotti di pastafrolla o al burro con cioccolato, torte alle nocciole (chissà come mai??), o per abbinamento contrastante, con un'anatra all'arancia o fegato alla veneziana. Sconsigliata con pesce.

sabato 24 gennaio 2009

Abbot ale

Tipologia : Extra special bitter
Provenienza : Bury St. Edmund (Inghilterra)
Produttore : Greene King Ltd
Gradazione : 
Colore : Rame, tendente al nocciola
Schiuma : Leggermente ambrata, poco consistente, occhiatura fine

Descrizione : Le Red Ale sono birre ad alta fermentazione dal tipico colore rosso ambrato, piuttosto secche e amare, e questa birra è un classico esempio di questa tipologia. La gradazione è leggermente più elevata, per la versione in bottiglia, rispetto alla versione spillata nei pub inglesi del suffolk, dove è facile trovarla spillata da cask (fusto a caduta) o keg (fusto alla spina, con spillatura a pompa, quindi senza aggiunta di nessun gas). Come la maggior parte delle birre inglesi, la bassa gradazione ne consente il consumo anche in questi tempi difficili; all'olfatto si avvertono note floreali dipendenti dai luppoli usati (due per questa birra, challenger e goldings, se non ricordo male), oltre a profumi fruttati di frutti rossi molto leggeri, a tannini anch'essi leggeri, e molto presenti invece note di caramello e zucchero di canna.
Al gusto si riaffaccia in primo luogo la secchezza e il sapore leggermente dolciastro-amaro del caramello bruciato, dei tannini e l'amarognolo dei luppoli, mentre col tempo resta solo l'amarognolo del luppolo e un leggero sentore di miele di castagno.
Questa tipologia, come già detto, rilascia sensazioni di freschezza e al contempo di secchezza, dovute ai luppoli stessi, e risulta molto fluida da bere e quasi "croccante" al palato.
va servita ad una temperatura intorno ai 10-12 gradi, in un qualsiasi bicchiere da pinta inglese, preferibilmente uno adatto alle birre di tipo stout.
Abbinabile ad affettati freschi come mortadella e salame, salsiccie, un primo a base di funghi o ragù (o entrambi), di contrasto abbinabile ad un carpaccio di pesce affumicato (spada e tonno), dolci secchi tipo di carote o di noci.



Type : Extra special bitter
Origin : Bury St. Edmund (England)
Manufacturer : Greene King Ltd
Alcohol :
Color : Copper, tending to nut brown
Foam :slightly amber, little consistence, small holes

Description : Red Bitter Ale are high fermentation beers, with a typical red amber colour, dry and bitter in taste, this one is a classic example of this type.
Alcohol is slightly higher for bottled version, compared to the draft version of English pubs in Suffolk, where it is easy to find cask (barrel drop) or keg (pump tap, so no added gas).

Like most part of ales, low alcohol allows consumption in these difficult times; the smell offers floral notes, dependant from hops used (two for this beer, Challenger and Goldings, if I remember correctly), plus a very light fruity bouquet of red fruits and tannins, instead very present notes of caramel and brown sugar.

In the taste reappears first the dry, slightly sweet-sour taste of burned caramel , tannins and bitter hops, while with time what is left is the bitterness of hops and a slight hint of chestnut honey.

This type, as already mentioned, releases feelings of freshness and dryiness, due to the hops themselves, and is very smooth to drink and almost "crackling" on the palate. To serve at a temperature around 10- 12 degrees, in any English pint glass, preferably one suited to stouts.
Matching with cold cuts like bologna and salami, sausages, a first with mushroom or meat sauce (or both), contrary combined with a carpaccio of smoked fish (swordfish and tuna), fresh or dried pies like carrots or nuts.

Strong Suffolk

Tipologia : Vintage Ale (assimilabile ad una barley wine)
Provenienza : Bury St. Edmund
Produttore : Greene King Ltd.
Gradazione : 6%
Colore : Nocciola scuro, riflessi mogano e rossastri
Schiuma : Crema scuro, quasi inesistente, occhiatura grande

Descrizione : Questa birra fa parte di quelle tipologie ormai prodotte da pochissimi birrifici al mondo, a causa soprattutto della complessità e dei costi sostenuti per il processo di birrificazione.Costituita da due birre diverse, una invecchiata due anni in un'enorme botte di rovere usata solo a questo scopo, e un'altra cotta fresca a gradazione più bassa, con cui viene tagliato il prodotto invecchiato. La gradazione è abbastanza elevata per una birra inglese, e va considerato che anche in Inghilterra questa birra si trova praticamente solo in bottiglia (rarissimo il caso del cask).
Al naso presenta facilmente individuabili le note di caramello e di paglia dovute al malto dark chocolate con cui viene prodotta, nonchè le complesse note di fiori gialli (mimosa, narciso) e di fieno dei luppoli usati. Lievi note suadenti dei tannini di rovere si possono avvertire abbastanza bene, con una variazione tendente al cioccolato amaro e alla liquirizia.
Appena messa in bocca, le note zuccherine e di caramello sono preponderanti, insieme alla frutta secca (noce, nocciola) e ad un gusto leggermente acetico e tanninico tipico del legno di invecchiamento, gusti questi ultimi che persistono in bocca, esplodendo in complessità verso cioccolato e liquirizia, dopo passato appena qualche secondo, e da qui si rivelano anche le note amarognole e secche dei luppoli (due per questo capolavoro).
Una birra che al palato si presenta setosa e suadente appena sorseggiata, che mano a mano che il bicchiere si esaurisce, sprigiona sempre più la sua complessità, compensata però da una buona frizzantezza e freschezza dovuta al taglio govane; ottima birra da meditazione e invecchiabile in cantina.
Servitela ad una temperatura intorno agli 8 gradi, per apprezzare meglio i toni fruttati, che man mano la temperatura della birra aumenta, lasceranno spazio anche ai toni più complessi; il bicchiere adatto può essere una classica pinta inglese, ma consiglio un baloon tipico delle birre belga, o un grande baloon da cognac.
Abbinabile con primi complessi di caccia, formaggi stagionati, magari un'arrosto al miele o cervo al forno, un dolce al cioccolato amaro.






Type: Vintage Ale (similar to a barley wine)
Origin: Bury St. Edmund
Manufacturer: Greene King Ltd.
Alcohol: 6%
Color: Hazel dark, reddish and mahogany reflections
Foam: Cream dark, almost non-existent, great holes

Description: This beer is one of those types now produced by very few breweries in the world, 'cause the particular complexity and costs incurred in the brewing. Made with two different beers, one aged two years in a huge oak barrel used only for this purpose, and another fresh made to lower alcohol content, with which is cut the mature product. The gradation is high for an English beer, and we must consider that even in England this beer is practically only found in bottle (very rare are cases of cask containers).

To the nose has notes of easily detectable caramel and straw due to dark chocolate with malt which it is produced, as well as the complex notes of yellow flowers (mimosa, narcissus) and hay of hops used. Slight hints of oak tannins can feel quite well, with a variation tending to bitter chocolate and licorice.

Just put in your mouth, notes of caramel and sugary are dominant, along with nuts (walnut, hazelnut) and a slightly acid flavor and tannin typical of the wood aging, these last tastes persist in the mouth, exploding in complexity to chocolate and licorice, just after the past few second, and from here we also reveal the notes and bitter dried hops (two for this masterpiece).
A beer that to the palate is silky and seductive just sipped, which when gradually the glass is exhausted, releases more of its complexity, compensated by a good freshness and spakliness due to the younger beer; very good meditation beer, and good even for aging in the cellar.

Serve at a temperature around 8 degrees, for appreciate the fruity tones, that as the
temperature of the beer increases, leaving room to more complex tones, the glass may be a suitable Classic English pint, but I recommend a typical balloon Belgian beer, or a big balloon of cognac. Compatible with first complex of hunting, cheese
mature, maybe un'arrosto honey or venison roast, bitter sweet chocolate.

venerdì 23 gennaio 2009

Orval

Tipologia : Dark Ale, trappistenbier
Provenienza : Belgio
Produttore : Abbaye d'Orval
Gradazione : 6,2%
Colore : Ambrato, con riflessi rame e nocciola
Schiuma : Color crema, abbondante e persistente, occhiatura fine

Descrizione : L'abbazia di Orval prodce una birra del tutto differente rispetto alle altre trappiste esistenti al mondo, e rimane una delle poche che produce utilizzando il sistema del dry hopping, luppolatura a secco, mescolando cioè quello che gli inglesi chiamano worth, il misto fra acqua calda e malto d'orzo tritato, con il luppolo asciutto, e usano soltanto i coni del luppolo, invece che i pellet, il che dà alla birra un'aroma prettamente luppoloso e non erbaceo, mantenendo una secchezza maggiore.Orval è anche l'unica abbazia a produrre esclusivamente due tipi di birra, che in realtà è soltanto uno, la Orval, appunto, e la pietit Orval, una small beer, prodotta versando acqua calda sui residui di filtraggio della prima birra; la stessa abbazia produce anche almeno 3 formaggi, simili ad una fontina nostrana, aromatizzati con la stessa birra, e anche stagionati.
Indubbiamente un'abbazia a bassa gradazione, rispetto alle altre, ha il pregio quindi della bevibilità, e indubbiamente il grado alcoolico sparisce dietro ai sapori di questa fantastica birra.
Al naso ha dei fantastici aromi erbacei e vegetali, come di fieno tagliato, con qualche tono caramelloso, ma molto leggero, e note maltate e soprattutto, il particolare sentore di affumicato leggero che la contraddistingue.
Al gusto si conferma soprattutto il maltato leggero ma persistente, il vegetale e l'amarognolo della luppolatura, e leggerissime note di malti affumicati e caramello leggermente bruciacchiato, predominando comunque la freschezza e la carbonazione, cioè la presenza di anidride carbonica, che la rendono una birra fantastica da bere in compagnia o come aperitivo, grazie alla leggerissima acidità dovuta all'acqua che viene utilizzata, da sempre quella della sorgente sulla quale sorge l'abbazi.
Questa prezionsa perla fra le birre, rilascia in bocca continuamente delle sensazioni differenti, di freschezza e pienezza, essendo abboccata, ma mai troppo, con retrogusti impegnativi ma mai fastidiosi o troppo prolungati, nè mai squilibrati, un capolavoro di particolarità assolutamente da assaggiare.
Si può servire ad una temperatura simile a quella delle altre trappiste, intorno agli 11°, ma il mio personale consiglio, specie al primo assaggio, è quello di servirla ad una temperatura più bassa, circa 8°, che aiuta a percepire l'intenso bouquet floreale dei luppoli, prima che ci sia una predominanza dei profumi dei malti; va servita come tutte le birre belga, fino a 3/4 della bottiglia nella tipica coppa ottagonale Orval, ed in questo caso, sempre al primo assaggio, vi consiglio di non aggiungere subito i lieviti, ma di assaggiarla senza, ed aggiungerli dopo, così da capire le reali differenze di un metodo di servizio o dell'altro.
Il classico abbinamento con Orval è con l'uovo sodo, che esalta i sapori particolari di questa specialità, ma è ottima anche con carpaccio di pesce affumicato, formaggi a pasta morbida con aromatizzazioni particolari, magari affumicati. Difficile trovare un dolce che le si addica, ma potreste, immagino, provarla con castagne o magari con marron glacès... mai provato neanche io, ma credo che non ci stiano male!
Un'ultima chicca: si dice che l'abbazia di Orval avesse avuto in passato a che fare con i Templari, e che la particolare conformazione della coppa che viene usata per questa birra, sia identica a quella del mitico Sacro Graal, che pare sia stato conservato nell'abbazia per un breve periodo.




Type: Dark Ale, trappistenbier
Origin: Belgium
Manufacturer: Abbaye d'Orval
Alcohol: 6.2%
Color: amber, with some copper and hazelnut
Foam: Color creamy, rich and persistent,
fine holes
Description: The Abbey of Orval is the producer of a beer quite different compared to other existing trappist in the world, and remains one of the few that produces using the system of dry hopping, mixing ie what the English call
worth, the mixture between hot water and crushed malted barley, with the dry hops, and using only the cones of hops instead of pellets, which gives the beer a strictly aroma of hops and not maintaining herbaceous ones and a major "dryiness". Orval is also the only monastery in wich only two types of beer are brewed, which actually
is only one, the Orval precisely, and Petit Orval, a small beer, produced by pouring hot water on the residual filtering of the first beer. Also the abbey itself produces
also at least 3 cheeses, similar to an Italian "fontina", flavored with the same beer, and even seasoned.
Undoubtedly, an abbey beer low on alcohol content, compared to the others, that give the honor of drinkability, and undoubtedly the alcohol disappears behind the taste of this fantastic beer.
The nose has wonderful aromas and herbaceous plants, as cut hay, with some caramel tone, but very light, and malted notes and most importantly, the particular smell of smoke out the light.
The taste is malty confirms above all the light but persistent, the plant and the bitterness of hops, and slight hints of smoked malts and caramel slightly smoky predominate however, the freshness and carbon, ie the presence of carbon dioxide, making it a beer great to drink in the company or as an aperitif, thanks the light due to the acidity of the water used, which has always been that of the source on which stands the abbey.
This precious pearl between beers, release in the mouth continuously different sensations of freshness and fullness, being sweet, but never too much, with challenging side but never annoying or too sustained, nor ever unbalanced, a masterpiece of particularities that must be tried.
You can serve at a temperature similar to that of other Trappist, around the 11°, but my personal advice, especially at first taste, is to serve at a lower temperature, about 8°, which helps to perceive the intense floral bouquet of hops before that there is a predominance of the scents of malts; served as the Belgian beers, up to 3 / 4 of bottle in a typical octagonal cup Orval, and this event is always the first taste, I would advise you to just do not add yeast, but no taste, and add them later, in order to understand the real differences of a service method or the other.
The classic pairing is with Orval with the hard-boiled egg, which enhances the flavors of this particular specialty, but is also good with carpaccio of smoked fish, cheese with a soft dough with special flavor, perhaps smoked. Difficult to find a cake that is fitting, but you could imagine, try it with chestnut or perhaps with
marron glacès ... I never even tried, but I think that could be cool!
One final gem: it is said that the Abbey of Orval had in the past had to do with the Templars, and that the particular shape of the cup that is used for this beer is identical to that of the legendary Sacred Grail, which seems to have been stored in the abbey for a short period.

venerdì 16 gennaio 2009

Young's Champion Live Golden Beer

Tipologia : Golden pale ale (?)
Provenienza : Inghilterra
Produttore : Wells & Young's
Gradazione : 5 %
Colore : Giallo canarino tendente al dorato, riflessi opalescenti
Schiuma : chiara, poco consistente, occhiatura grande

Descrizione : Una birra rifermentata in bottiglia, alla quale viene aggiunto lievito per migliorarne la qualità e favorire la seconda fermentazione in bottiglia, potrebbe appartenere alla tipologia delle Pale Ale, visti i riflessi opalescenti, che però sono dovuti anche e in buona parte ai lieviti presenti. La gradazione è media-medioalta per una birra inglese di questo tipo, 5%, risulta comunque, specie per i gusti degli italiani, molto bevibile e fresca.
All'olfatto predominano i profumi floreali dei luppoli, addolciti dalla presenza dei lieviti, e uno stupendo bouquet di aromi agrumati, dal pompelmo al limone al mandarino.
Al gusto si presenta asprigna e leggermente acida, con un tocco amaro molto bilanciato e fresco, subito bilanciato dal malto leggermente dolce e cremoso, finendo poi con un retrogusto, purtroppo non molto persistente, sempre di limone e leggero amaro della luppolatura.
Questa birra abbastanza buona, dà sensazioni di freschezza e profumi d'estate, anche se la presistenza di questi aromi e sapori non è molto lunga, risulta comunque piacevole e beverina,anche se devo ammettere che rispetto ad altri prodotti della Young's non raggiunge il giusto standard qualitativo.
Servite questa birra ad una temperatura di 7 gradi circa, in un bicchiere da pinta tulip, quelli che partono con una base stretta e si allargano più in alto, come un fiore.
Abbinabile a qualsiasi cosa contenga agrumi, ottima con pesce non molto grasso, a causa della bassa acidità e della altrettanto bassa gradazione, anche con una bavarese o una torta al limone.

Type: Golden pale ale (?)
Origin: England
Manufacturer: Wells & Young's
Alcohol: 5%
Color: canary yellow tending to golden opalescent reflections
Foam: clear, just consistent, large holes
Description: A bottled beer $in reference to where yeast is added to improve the quality and promote the second fermentation in the bottle, it might belong to the type of Pale Ale, given the opalescent reflexes, but also, and are due in large part to the yeast present. The alcohol content is medium-high for an English beer of this type, 5%, appears, however, especially for the tastes of Italy very drinkable and fresh.
To the nose dominate the aromas of floral hops,sweetened by the presence of yeast, and a wonderful citrus bouquet of aromas, from the lemon or grapefruit and mandarin.
The taste is slightly sour and acidic, with a bitter touch very balanced and crisp, just balanced by the slightly sweet malt and creamy, finishing with an aftertaste, but not very persistent, ever bitter lemon and slight of hopping.
This beer is quite good, gives a feeling of freshness and fragrance of summer, even if the persistence of these aromas and flavors are not very long, it is still pleasant, although I must admit that compared to other products in the Young's do not have the right quality standards.
Serve this beer to a temperature of about 7 degrees, into a tulip pint glass, the ones that start with a narrow base and expanding further, like a flower.
Matching anything containing citrus fruits, with excellent fish that are not very fat, because of low acidity and as the low alcohol content, even with a Bavarian cake or a lemon.

Blanche de Bruges

Tipologia : Blanche
Provenienza : Bruges, Belgio
Produttore : Kronenbourg
Gradazione : 4,6%
Colore : Giallo paglierino pallido, con riflessi opalescenti
Schiuma : Abbondante e persistente, occhiatura medio-fine

Descrizione : Le birre di tipo blanche somigliano un pò alle weizen tedesche, sia per l'aggiunta di uno o due tipi di cereale in più, fra cui spessissimo si trova l'avena, sia per la presenza in sospensione dei lieviti della birra, che non viene filtrata. Un'altro elemento particolare delle blanche belga, è la presenza di aromatizzanti quali alcuni tipi di spezie (zenzero, coriandolo) e soprattutto bucce di agrume grattugiato, dal mandarino, all'arancio, al pompelmo e limone, ma il più classico usato, anche in questo caso, è il curasao, un tipo di arancia piuttosto amara e molto profumata, tipica delle zone tropicali. Prodotta secondo un'antica ricetta della birreria Brabant dal 1566, questa birra a bassa gradazione, ha il pregio di somigliare, in quanto alla presenza di alcool, all'acqua, in quanto davvero la presenza dello stesso è totalmente inavvertibile, finchè non se ne beve oltre un litro (e credetemi, ci vuole molto poco!).
Avvicinando la coppa al naso, si viene pervasi dall'odore fruttato e agrumato dell'aromatizzazione a base di curasao (lo so, non si scrive così, ma non trovo la c giusta nella tastiera!), nonchè il maltato dolciastro e vegetale dell'aggiunta di cereali al malto d'orzo, che danno anche un buon sentore di paglia.
Birra freschissima, non delude neanche nel sapore, riproponendo il sapore citrico tipico degli agrumi, il lievito e il malto, e si apre in bocca, subito dopo, la freschezza dei luppoli e il dolce, che controbilancia l'amarognolo, dovuto ai cereali; come giusto, nel caso di queste birre, i sapori percepiti non sono eccessivamente persistenti, e la generosa presenza di anidride carbonica la fa essere una birra facile da bere, che risulta cremosa e frizzante allo stesso tempo, stimolando soprattutto la gola, che subito dopo un sorso, ne desidera un'altro.
Va servita in coppe puttosto ampie e alte, adatte a contenere la copiosa schiuma che produce, ad una temperatura abbastanza fredda, intorno ai 5-6 gradi.
Tutte le blanche sono consigliate come abbinamento a piatti a base di pesce, visto il loro aroma che ricorda quello di agrumi fra i quali il limone, e perchè il sapore pieno ma leggero non copre quello del pesce e non è mai troppo prolungato, così il sapore del pesce, dopo la birra, risulta sempre percettibile. Nel caso specifico della Brugs, detta anche Blanche de Bruges, si consiglia di abbinarla ad un bel pesce al cartoccio (e provate ad aggiungere un pò di birra nel cartoccio stesso!), ma anche a dei formaggi a pasta morbida, anche erborinati ma non troppo forti in sapore, e ovviamente, dolci a base di agrumi, come una bella torta al limone!
Ps: esistono diversi libri sulla città Bruges, luogo di nascita di questa birra, che la ritraggono come città di una tristezza infinita, ma anche stupenda da visitare!

Blanche de Bruges
Type: Blanche
Origin: Bruges, Belgium
Manufacturer: Kronenbourg
Alcohol: 4.6%
Color: pale straw yellow, with opalescent reflections
Foam: Abundant and persistent, medium-fine holes

Description: The "blanche$" beer type looks a little like the German Weizen, both for the addition of one or two types of cereal in most, such as is often oats, both in the presence of yeast in suspension, which is not filtered. Another peculiar element of Belgian blanche, is the presence of flavorings such as certain types of spices (ginger, coriander) and especially grated citrus peel, from mandarin, to orange, to grapefruit and lemon, but the classic used, again, is the curasao, a type of bitter orange pretty and very fragrant, typical of tropical areas. Produced according to a recipe from the Brabant brewery in 1566, this beer is of low alcohol content, has the honor to resemble, as the presence of alcohol, like water, as indeed the presence of the same is totally imperceptible until we do not drink more than a liter (and believe me, it takes very little!).
By bringing the cup to the nose, it is pervaded by the fruity perfume and citrus-based aromatization with curasao (I know, it's not written like that, but I can not find the right "c" in the keyboard!) and the sweet and malty of the addition of vegetable cereal malt barley, which also give a good hint of straw.
Fresh beer, does not disappoint even the taste, reproposing the typical citric flavor of citrus fruits, the yeast and malt, and opens in the mouth, immediately after the
freshness of hops and sweet, which counterbalances the bitter, due to the cereals, just as in the case of these beers, the flavors are not overly perceived persistent, and the generous presence of carbon dioxide makes it easy to be a drinking beer, which is creamy and tangy at the same time, stimulating especially the throat, that immediately after a sip, wants another one.
It should be served in cups wide and high, suitable for contain the copious foam which produces, and at a quite cold temperature, around 5-6 degrees.
All blanche are recommended as a pairing fish dishes, given their aroma reminiscent
that of citrus such as the lemon, and why the full but light flavor does not cover the fish and isn't never too long, so the flavor of the fish, after beer is always perceptible. In the specific case of Brugs, also known as Blanche de Bruges, we recommend to combine a beautiful fish in foil (and try to add a little beer in the same paper!), but even with soft cheeses, but also green mold not too strong in flavor, and of course, sweets made of citrus fruit, like a beautiful cake with lemon!

Ps: There are several books on the city Bruges, place of creation of this beer, which portray the city as an infinite sadness, but also wonderful to visit!

Greene king IPA

Tipologia : India Pale Ale
Provenienza : Inghilterra
Produttore : Greene King Brewery
Gradazione : 5%
Colore : Ambra ramato, con toni arancio
Schiuma : Un velo, chiara, occhiatura medio-fine

Descrizione : La Greene King produce dal 1799 questa India Pale Ale, birra dalle particolarissime origini. Si dice infatti che un carico di birra diretto alle colonie inglesi in India, a causa di una tempesta, naufragò poco prima di arrivare in porto, e quando, qualche mese dopo, il relitto fu ritrovato, alcune botti di birra sopravvissuta furono aperte e bevute. Questa birra, invecchiando per lungo periodo, aveva preso un sapore molto particolare, e fu deciso di riprodurla in patria. In realtà, le birre che partivano dall'Inghilterra e giungevano in India, dovevano sopportare un viaggio che variava dai 3 ai 6 mesi, quindi veniva aggiunto zucchero e luppolo alla bevanda per farla conservare meglio, ma questo alterava sia la gradazione, sia il sapore della birra.
Le IPA hanno quindi una gradazione leggermente più alta di altre inglesi, anche se quella che potete trovare in England è 3,9 gradi, la versione normale in bottiglia raggiunge i 5%, comunque molto leggera per i nostri palati.
Al naso predominano i profumi secchi dei luppoli usati, con note dolci di caramello e liquirizia, mandorla, noce e un fruttato leggerissimo di prugna; la particolarità evidente aprendone una bottiglia, è l'intensità stessa del profumo, tanto che spesso anche i tavolini intorno sentono questa delizia a distanza!
Al palato si notano molto l'amarezza mai troppo forte, quasi vellutata, molto fresca e quasi "croccante", con un'accenno sempre di sottofondo di caramello leggermente bruciato e zucchero di canna, mentre il retrogusto predominante è sempre l'amarognolo del luppolo, sensazione che ci accompagna anche per diversi minuti dopo il primo sorso.
Sicuramente una birra dissetante, ma anche impegnativa e non facile da bere, a causa dell'elevata amarezza per molti, in realtà è proprio questa qualità che la rende peculiare e rinfrescante, ottima birra da conversazione, da aperitivo e fine pasto.
Si serve anche leggermente più fredda, magari intorno ai 9°, in modo da apprezzare le varie sfumature di profumo e sapore che ha questo capolavoro pluripremiato da clienti e esperti del settore.
Consigliata con crostacei e carni bianche dal forte aroma, come la lepre, magari anche con un risotto allo zafferano, molto difficile trovare invece un dolce a cui abbinarla, resta sempre una fantastica birra da bere in qualsiasi momento.
Ps: la Greene King IPA è anche sponsor della squadra nazionale di rugby dell'England!



Type: India Pale Ale 
Origin: England 
Manufacturer: Greene King Brewery 
Alcohol: 5% 
Color: Amber coppered with orange tones 
Foam: A veil, clear, medium-fine holes 


Description:  This India Pale Ale is produced by the Greene King brewery since 1799, beer with peculiar origins.It is said that a load of beer direct to the British colonies in India, because of a storm, sank shortly before arriving in port, and when, a few months later, the wreckage was found, some barrels of beer survived, were opened and drunk. This beer, aging for a long period, had a very peculiar taste, so was decided to reproduce in the motherland.In fact, the beer that was shipped from England to India, had to endure a journey ranged from 3 to 6 months, so were added sugar and hops to the brew to make it last longer, but that altered the alcohol and the the flavor of beer. The IPA therefore have a slightly higher alcohol content rather than other British beer, even if what you find in England is about 3.9 degrees, the normal version in a bottle reaches 5%, still very light for italian palates. The nose scents predominate dry smells of the hops used, with sweet notes of caramel and liquorice, almond, walnut and a light fruitiness of plum; it's particular feature is clear in opening the bottle, and it's his aroma's intesity, so powerful that many times the tables around feel this delight from a distance! To the palate can be noticed its bitterness, never too strong, 

almost smooth, very cool and almost "crunchy" with a bit always in the background of caramel slightly burned and sugarcane, while the aftertaste 
predominant is the bitterness of hops, feeling that accompanies us for several minutes after the first sip. 
Certainly a refreshing beer, but also challenging and not so easy to drink, because of the bitterness for many, in fact it is precisely this quality that makes it unique and refreshing, excellent beer for conversation, 
cocktails and in the end of the meal. 
It could be drunk even slightly cooler, perhaps around 9° in order to appreciate the various nuances of aroma and flavors that have this masterpiece, award-winning beer. 
Recommended with shellfish and white meat with a strong 
aroma, as the hare, perhaps even with a saffron risotto; very difficult to find is adessert that combine, is still a fantastic beer to drink in any time. 

Ps: Greene King IPA is also sponsor of the National rugby team  of England!


giovedì 15 gennaio 2009

Che cosa si può scrivere?

Beh, io scriverò il mio, ma vorrei che i miei amici qua trovassero la possibilità di segnalare, commentare e proporre quello che pensano sia interessante. Quindi ci saranno sezioni apposite per le segnalazioni, e mi farebbe piacere le riempiste!

Well, I write my own, but I would like my friends here were able to report and comment what they think is interesting. Then there will be special sections for reports, and I would like that you fill them!

Fiat lux!

Ebbene sì, in seguito ad una strana scelta, ho deciso di aprire un bel blog su alcoolici e pappatoia in toscana, ma anche fuori da qua, per raccogliere anche le vostre impressioni, o magari per consigliare un ristorante o un pub per una bella serata, ma soprattutto anche per inserire ricette, degustazioni e consigli birrari ai miei amici e a tutti quelli che sono appassionati di questa nobile bevanda!


And so, following a strange idea, i've decided to open this blog on alchool and food stuff in tuscany, but even out of here, for collecting even your impressions, or maybe suggesting a good restaurant or pub for a good evening, but especially for inserting recipes, tastes and advices on beers to my friends and to all that are fans of that noble brew!