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venerdì 3 aprile 2009

St. Sebastian Gran Cru

Tipologia : speciale
Provenienza : Belgio
Produttore : Verhaeghe
Gradazione : 7,6 %
Colore : oro opaco, leggermente opalescente
Schiuma : fine, non molto persistente e aderente al bicchiere
Descrizione : Una birra speciale, molto simile ad una tripel, nella tipica bottiglia in coccio da 75 cl. con tappo meccanico.

Gli aromi che salgono al naso sono prevalentemente associabili a miele e fiori freschi, di malto d'orzo, decisamente dolci e cariche, ma non stucchevoli, con sfumature di fieno eleggere dei lieviti.
Appena assaggiata riaffiorano gli aromi di maltato forte e persistente, insieme ad un leggero sentore citrico di limone; il sapore sfuma piano verso un retrogusto lievemente salato, asprigno dei luppoli usati e dei lieviti, e appena amarognolo, sensazioni tuttavia non così persistenti, e che vengono nettamente eliminati ogni volta che si beve un nuovo sorso.

Una gradazione abbastanza bassa per una birra di questa tipologia, risulta tuttavia lunga al palato, soprattutto grazie alla bassa concentrazione di CO2 dovuta alla conservazione in coccio; ha una particolarità nelle note di sapori e odori che rilascia, infatti nonostante non sia ricca di lieviti quanto ci si aspetterebbe, questi aromi variano molto, anche col cambiare della temperatura, e risulta comunque molto pastosa in bocca, quasi come una biere blanche.

Possiamo decisamente abbinare questa birra a dei primi come risotti o anche con dei tortellini alla panna, delle carni bianche, ad esempio coniglio o tacchino, o magari un pollo arrosto, finanche un filetto al pepe. Per i dolci consigliamo una millefoglie o un dolce con crema pasticcera.

sabato 14 febbraio 2009

Vichtenaar

Tipologia : Flemish red
Provenienza : Belgio
Produttore : Verhaeghe
Gradazione : 5,1 %
Colore : Rosso rubino, riflessi ramati
Schiuma : Un velo, occhiatura fine, beige

Descrizione : Una tipologia particolare di birre, di solito vengono fatte fermentare e/o riposare per un periodo in barrique di legno. Questo conferisce alle birre i gusti tanninici piuttosto forti dei legni, quindi anche una certa acidità. Della stessa tipologia, e anche dello stesso birrificio, ad esempio c'è la famosa duchesse du bourgogne, oppure di altro birrificio la Rodenbach Gran Cru.

 Al naso appaiono in pienezza, anche a birra abbastanza fredda, i profumi dei tannini del legno, sui quali predominano quercia e ciliegio, in ottimo equilibrio con gli aromi fruttati di frutti rossi leggermente aciduli, come il melograno,il ribes, la prugna e l'amarena, con un finale di fichi secchi e un lieve sentore agrumato, come di curacao. Al palato si presentano un equilibrio notevole dei gusti citrici e aciduli, con un dolciastro caramellato e, come retrogusto finale, l'amarognolo del luppolo, con appunto note di caramello, forse dovuto all'aggiunta di zucchero di canna, un leggerissimo sentore di caffè, e ancora più presente, quella sensazione citrica di curacao che si riscontrava anche nell'odore, probabilmente dovuta da una leggera aromatizzazione. 

La bassa gradazione le conferisce una decisa resistenza alla differenza di temperatura, con l'aumento della quale si perdono soltanto gli aromi più leggeri e volatili dei tannini del legno, mentre la schiuma persiste a lungo e aderisce in bei merletti ai bordi del calice. Una birra molto gustosa e leggera da bere, seppur complessa nei sapori, molto piacevole ed equilibrata, mai stucchevole, dove anche l'anidride carbonica contenuta risulta giustissima, donandole una corretta frizzantezza. 

La temperatura forse più corretta di servizio è intorno ai 7 gradi, che ne dovrebbe esaltare inizialmente l'aroma più delicato di frutta, quindi con l'aumento dovrebbero affacciarsi i sentori tanninici e più complessi; il bicchiere ideale è un baloon abbastanza ampio, che ne esalta i profumi. Ottimo prodotto da abbinare a una tagliata di carne, ma anche una bistecca alla fiorentina, piatti di selvaggina e perchè no, del foi-gras, o semplicemente una pasta al ragù. Indicata anche con un'ottima sacher, o una pannacotta cioccolato e arancia.


mercoledì 28 gennaio 2009

Gordon's finest gold

Tipologia : Strong Ale
Provenienza : Una volta Scozia, ora Belgio
Produttore : Anthony Martin
Gradazione : 10%
Colore : Giallo dorato carico
Schiuma : Abbondante, chiara, poco persistente, occhiatura medio-fine

Descrizione : Questa birra rispecchia abbastanza la tipologia a cui potremmo affiliare, infatti non deve trarre in inganno il fatto che sia una birra scozzese in origine, ma che abbia poco a che vedere con le birre dello stesso tipo britanniche: gli scozzesi infatti amano fare il contrario degli inglesi, e forse anche qui ci riescono abbastanza.
La gradazione piuttosto elevata rispecchia la "scozzesità" di questa birra, infatti non sono pochi i prodotti birrari di quelle lande ad alta gradazione, e non è spiacevole, almeno se non si fa scaldare troppo il prezioso liquido. Al naso risaltano note cremose e fruttate, mielose a tratti del malto, e la leggera freschezza floreale dei luppoli, anche se spesso coperta dai toni dolci.
Al gusto è abbastanza buona, abboccata forse anche troppo, le note dolci e mielose, quasi cremose si riaffacciano anche nel palato, riempiendo la bocca e sovrastando molti sapori, lasciando però poi il passo ad un leggero amarognolo in retrogusto; 
E' una birra, come già detto, cremosa e vellutata, ma purtroppo non regge assolutamente la temperatura, acidificandosi e ossidandosi rapidamente, cambiando quindi di gusto in maniera squilibrata verso l'acido.
Questa birra viene servita ad una temperatura di 6-8 gradi, in un bicchiere (se riuscite a trovarlo) mezzo baloon, vetro con una base tondeggiante, che si apre a cono rovesciato andando verso l'alto.
Abbinabile con carni abbastanza grasse, anche bianche però, volendo anche con lasagne o primi contenenti formaggio, sformati di verdure e, come dolci, crostata di albicocca o comunque qualcosa di abbastanza secco (giusto per reggere meglio l'alcool!)

Westmalle tripel

Tipologia : Tripel trappistenbier
Provenienza :Belgio
Produttore : Abbaye de Westmalle
Gradazione : 9,5%
Colore : Giallo ambrato
Schiuma : Densa e cremosa, bianca, occhiatura molto fine

Descrizione : Innanzitutto, qualche cenno storico su questa tipologia di birre particolarissima, e sulle loro origini, che non sono belga in realtà, ma bensì ITALIANE, infatti la prima abbazia a produrre birre trappiste è quella di Montecassino, ben prima dell'anno mille.
I monaci trappisti (monaci, e non frati, c'è molta differenza!) cominciarono a produrre birra a causa delle scarse condizioni igieniche del tempo, e anche a causa della difficoltà di conservazione dei cibi. Divenne così la birra il modo per "conservare" degli alimenti, dato l'alto contenuto di proteine e l'alcool, che anche se per i frati era proibito in altre forme, in questa rappresentava proprio una bevanda utilizzabile, dal momento che era fatta con gli stessi ingredienti puri del pane dell'ultima cena, ed era quindi possibile consumarlo, mentre il vino era un prodotto troppo difficile e costoso, e che non dava sufficiente apporto nutritivo. Le tripel, fra le trappiste, sono delle birre chiare, che hanno alcune caratteristiche principali, di essere fermentate fino a tre volte (ma non sono tutte così), e di contenere spessissimo "3 grani", ovvero 3 tipi diversi di frumento, e cioè orzo, avena e un terzo, di solito farro o segale.
Le tripel sono birre che superano sempre almeno i 7,5°, e questa in particolare, nonostante la sua elevata parte alcoolica, è fra le migliori tripel esistenti, infatti l'etilico si sente appena, e comunque è molto equilibrato col resto.
Al naso si hanno spettacolari bouquet di fiori gialli, di crema e miele di vari tipi, un fruttato leggermente agrumato e di albicocca.
Il gusto non smentisce la complessità superiore delle birre trappiste, passando da un leggero dolce di miele dovuto all'aggiunta di avena, un sentore maltato che dà cremosità alla birra, e, a sorpresa, leggermente balsamica, si chiude con il sapore leggermente amarognolo della luppolatura.
Questa birra da sensazioni di cremosità, leggera freschezza, e sia i profumi che i sapori hanno una consisntenza e una durata veramente forti.
Va servita a temperatura intorno ai 12 gradi, in una coppa belga, mescendo i 3/4 del prodotto, quindi mescolando gentilmente i sedimenti presenti sul fondo, e aggiungendo il resto nella coppa.
Gli abbinamenti più indicati sono con formaggi di vario tipo, carni bianche, crostacei, primi a base di pesce, dolci di pastafrolla.
Ultima nota, i formati di bottiglia da 33 e 75 differiscono abbastanza in sapore, per chi riesce a cogliervi differenze, e rarissimi sono i casi in cui si trova questa favolosa birra anche alla spina.

lunedì 26 gennaio 2009

Newcastle brown ale

Tipologia : Nut brown Ale
Provenienza : Newcastle upon Tyne ( Inghilterra)
Produttore : Scottish and Newcaste
Gradazione : 4,7 %
Colore : Noce chiaro, riflessi ramati
Schiuma : Quasi assente, occhiatura della bolla ampia

Descrizione: Una delle tipologie di birra più antiche in assoluto, le nut brown, al contrario di quel che si pensa, non sono birre "rosse". Questo tipo di birra solitamente ha una gradazione che non supera i 5 gradi, un sapore molto presente di nocciola, colore scuro ramato o noce, schiuma quasi assente nella miglior tradizione delle birre ad alta fermentazione (ale) inglesi.
Nel caso di questa birra, colpisce molto al naso l'odore fruttato di nocciola e di frutta secca, come noce, mandorla e fico, in secondo piano le piacevoli note di luppolo, leggero erbaceo e floreale.
Al gusto appare da prima dolce, con sapore di caramello e onnipresente nocciola, leggero il fondo di tannini del legno, per poi passare al retrogusto amarognolo e acidulo rispettivamente dei tannini e del luppolo.
La birra rilascia sensazioni di freschezza e fluidità notevoli, non lasciando passare in alcun modo la parte alcoolica, ha una persistenza notevole sia ne sapori che negli odori.
La NBA, come affettuosamente ribattezzata nel settore, va servita nella tipica pinta inglese biconica, quella che a pochi cm dal bordo ha una svasatura che permette di diminuire la schiuma formata; la temperatura di servizio è abbastanza bassa, intorno agli 8 gradi, ma è piacevole notare l'evoluzione di gusto e profunmo facendola scaldare lentamente fino a temperatura di 14-15 gradi.
Da abbinare con una pasta al sugo di noci, formaggi a pasta morbida poco stagionati, o con pollo arrosto, biscotti di pastafrolla o al burro con cioccolato, torte alle nocciole (chissà come mai??), o per abbinamento contrastante, con un'anatra all'arancia o fegato alla veneziana. Sconsigliata con pesce.

venerdì 23 gennaio 2009

Orval

Tipologia : Dark Ale, trappistenbier
Provenienza : Belgio
Produttore : Abbaye d'Orval
Gradazione : 6,2%
Colore : Ambrato, con riflessi rame e nocciola
Schiuma : Color crema, abbondante e persistente, occhiatura fine

Descrizione : L'abbazia di Orval prodce una birra del tutto differente rispetto alle altre trappiste esistenti al mondo, e rimane una delle poche che produce utilizzando il sistema del dry hopping, luppolatura a secco, mescolando cioè quello che gli inglesi chiamano worth, il misto fra acqua calda e malto d'orzo tritato, con il luppolo asciutto, e usano soltanto i coni del luppolo, invece che i pellet, il che dà alla birra un'aroma prettamente luppoloso e non erbaceo, mantenendo una secchezza maggiore.Orval è anche l'unica abbazia a produrre esclusivamente due tipi di birra, che in realtà è soltanto uno, la Orval, appunto, e la pietit Orval, una small beer, prodotta versando acqua calda sui residui di filtraggio della prima birra; la stessa abbazia produce anche almeno 3 formaggi, simili ad una fontina nostrana, aromatizzati con la stessa birra, e anche stagionati.
Indubbiamente un'abbazia a bassa gradazione, rispetto alle altre, ha il pregio quindi della bevibilità, e indubbiamente il grado alcoolico sparisce dietro ai sapori di questa fantastica birra.
Al naso ha dei fantastici aromi erbacei e vegetali, come di fieno tagliato, con qualche tono caramelloso, ma molto leggero, e note maltate e soprattutto, il particolare sentore di affumicato leggero che la contraddistingue.
Al gusto si conferma soprattutto il maltato leggero ma persistente, il vegetale e l'amarognolo della luppolatura, e leggerissime note di malti affumicati e caramello leggermente bruciacchiato, predominando comunque la freschezza e la carbonazione, cioè la presenza di anidride carbonica, che la rendono una birra fantastica da bere in compagnia o come aperitivo, grazie alla leggerissima acidità dovuta all'acqua che viene utilizzata, da sempre quella della sorgente sulla quale sorge l'abbazi.
Questa prezionsa perla fra le birre, rilascia in bocca continuamente delle sensazioni differenti, di freschezza e pienezza, essendo abboccata, ma mai troppo, con retrogusti impegnativi ma mai fastidiosi o troppo prolungati, nè mai squilibrati, un capolavoro di particolarità assolutamente da assaggiare.
Si può servire ad una temperatura simile a quella delle altre trappiste, intorno agli 11°, ma il mio personale consiglio, specie al primo assaggio, è quello di servirla ad una temperatura più bassa, circa 8°, che aiuta a percepire l'intenso bouquet floreale dei luppoli, prima che ci sia una predominanza dei profumi dei malti; va servita come tutte le birre belga, fino a 3/4 della bottiglia nella tipica coppa ottagonale Orval, ed in questo caso, sempre al primo assaggio, vi consiglio di non aggiungere subito i lieviti, ma di assaggiarla senza, ed aggiungerli dopo, così da capire le reali differenze di un metodo di servizio o dell'altro.
Il classico abbinamento con Orval è con l'uovo sodo, che esalta i sapori particolari di questa specialità, ma è ottima anche con carpaccio di pesce affumicato, formaggi a pasta morbida con aromatizzazioni particolari, magari affumicati. Difficile trovare un dolce che le si addica, ma potreste, immagino, provarla con castagne o magari con marron glacès... mai provato neanche io, ma credo che non ci stiano male!
Un'ultima chicca: si dice che l'abbazia di Orval avesse avuto in passato a che fare con i Templari, e che la particolare conformazione della coppa che viene usata per questa birra, sia identica a quella del mitico Sacro Graal, che pare sia stato conservato nell'abbazia per un breve periodo.




Type: Dark Ale, trappistenbier
Origin: Belgium
Manufacturer: Abbaye d'Orval
Alcohol: 6.2%
Color: amber, with some copper and hazelnut
Foam: Color creamy, rich and persistent,
fine holes
Description: The Abbey of Orval is the producer of a beer quite different compared to other existing trappist in the world, and remains one of the few that produces using the system of dry hopping, mixing ie what the English call
worth, the mixture between hot water and crushed malted barley, with the dry hops, and using only the cones of hops instead of pellets, which gives the beer a strictly aroma of hops and not maintaining herbaceous ones and a major "dryiness". Orval is also the only monastery in wich only two types of beer are brewed, which actually
is only one, the Orval precisely, and Petit Orval, a small beer, produced by pouring hot water on the residual filtering of the first beer. Also the abbey itself produces
also at least 3 cheeses, similar to an Italian "fontina", flavored with the same beer, and even seasoned.
Undoubtedly, an abbey beer low on alcohol content, compared to the others, that give the honor of drinkability, and undoubtedly the alcohol disappears behind the taste of this fantastic beer.
The nose has wonderful aromas and herbaceous plants, as cut hay, with some caramel tone, but very light, and malted notes and most importantly, the particular smell of smoke out the light.
The taste is malty confirms above all the light but persistent, the plant and the bitterness of hops, and slight hints of smoked malts and caramel slightly smoky predominate however, the freshness and carbon, ie the presence of carbon dioxide, making it a beer great to drink in the company or as an aperitif, thanks the light due to the acidity of the water used, which has always been that of the source on which stands the abbey.
This precious pearl between beers, release in the mouth continuously different sensations of freshness and fullness, being sweet, but never too much, with challenging side but never annoying or too sustained, nor ever unbalanced, a masterpiece of particularities that must be tried.
You can serve at a temperature similar to that of other Trappist, around the 11°, but my personal advice, especially at first taste, is to serve at a lower temperature, about 8°, which helps to perceive the intense floral bouquet of hops before that there is a predominance of the scents of malts; served as the Belgian beers, up to 3 / 4 of bottle in a typical octagonal cup Orval, and this event is always the first taste, I would advise you to just do not add yeast, but no taste, and add them later, in order to understand the real differences of a service method or the other.
The classic pairing is with Orval with the hard-boiled egg, which enhances the flavors of this particular specialty, but is also good with carpaccio of smoked fish, cheese with a soft dough with special flavor, perhaps smoked. Difficult to find a cake that is fitting, but you could imagine, try it with chestnut or perhaps with
marron glacès ... I never even tried, but I think that could be cool!
One final gem: it is said that the Abbey of Orval had in the past had to do with the Templars, and that the particular shape of the cup that is used for this beer is identical to that of the legendary Sacred Grail, which seems to have been stored in the abbey for a short period.

venerdì 16 gennaio 2009

Blanche de Bruges

Tipologia : Blanche
Provenienza : Bruges, Belgio
Produttore : Kronenbourg
Gradazione : 4,6%
Colore : Giallo paglierino pallido, con riflessi opalescenti
Schiuma : Abbondante e persistente, occhiatura medio-fine

Descrizione : Le birre di tipo blanche somigliano un pò alle weizen tedesche, sia per l'aggiunta di uno o due tipi di cereale in più, fra cui spessissimo si trova l'avena, sia per la presenza in sospensione dei lieviti della birra, che non viene filtrata. Un'altro elemento particolare delle blanche belga, è la presenza di aromatizzanti quali alcuni tipi di spezie (zenzero, coriandolo) e soprattutto bucce di agrume grattugiato, dal mandarino, all'arancio, al pompelmo e limone, ma il più classico usato, anche in questo caso, è il curasao, un tipo di arancia piuttosto amara e molto profumata, tipica delle zone tropicali. Prodotta secondo un'antica ricetta della birreria Brabant dal 1566, questa birra a bassa gradazione, ha il pregio di somigliare, in quanto alla presenza di alcool, all'acqua, in quanto davvero la presenza dello stesso è totalmente inavvertibile, finchè non se ne beve oltre un litro (e credetemi, ci vuole molto poco!).
Avvicinando la coppa al naso, si viene pervasi dall'odore fruttato e agrumato dell'aromatizzazione a base di curasao (lo so, non si scrive così, ma non trovo la c giusta nella tastiera!), nonchè il maltato dolciastro e vegetale dell'aggiunta di cereali al malto d'orzo, che danno anche un buon sentore di paglia.
Birra freschissima, non delude neanche nel sapore, riproponendo il sapore citrico tipico degli agrumi, il lievito e il malto, e si apre in bocca, subito dopo, la freschezza dei luppoli e il dolce, che controbilancia l'amarognolo, dovuto ai cereali; come giusto, nel caso di queste birre, i sapori percepiti non sono eccessivamente persistenti, e la generosa presenza di anidride carbonica la fa essere una birra facile da bere, che risulta cremosa e frizzante allo stesso tempo, stimolando soprattutto la gola, che subito dopo un sorso, ne desidera un'altro.
Va servita in coppe puttosto ampie e alte, adatte a contenere la copiosa schiuma che produce, ad una temperatura abbastanza fredda, intorno ai 5-6 gradi.
Tutte le blanche sono consigliate come abbinamento a piatti a base di pesce, visto il loro aroma che ricorda quello di agrumi fra i quali il limone, e perchè il sapore pieno ma leggero non copre quello del pesce e non è mai troppo prolungato, così il sapore del pesce, dopo la birra, risulta sempre percettibile. Nel caso specifico della Brugs, detta anche Blanche de Bruges, si consiglia di abbinarla ad un bel pesce al cartoccio (e provate ad aggiungere un pò di birra nel cartoccio stesso!), ma anche a dei formaggi a pasta morbida, anche erborinati ma non troppo forti in sapore, e ovviamente, dolci a base di agrumi, come una bella torta al limone!
Ps: esistono diversi libri sulla città Bruges, luogo di nascita di questa birra, che la ritraggono come città di una tristezza infinita, ma anche stupenda da visitare!

Blanche de Bruges
Type: Blanche
Origin: Bruges, Belgium
Manufacturer: Kronenbourg
Alcohol: 4.6%
Color: pale straw yellow, with opalescent reflections
Foam: Abundant and persistent, medium-fine holes

Description: The "blanche$" beer type looks a little like the German Weizen, both for the addition of one or two types of cereal in most, such as is often oats, both in the presence of yeast in suspension, which is not filtered. Another peculiar element of Belgian blanche, is the presence of flavorings such as certain types of spices (ginger, coriander) and especially grated citrus peel, from mandarin, to orange, to grapefruit and lemon, but the classic used, again, is the curasao, a type of bitter orange pretty and very fragrant, typical of tropical areas. Produced according to a recipe from the Brabant brewery in 1566, this beer is of low alcohol content, has the honor to resemble, as the presence of alcohol, like water, as indeed the presence of the same is totally imperceptible until we do not drink more than a liter (and believe me, it takes very little!).
By bringing the cup to the nose, it is pervaded by the fruity perfume and citrus-based aromatization with curasao (I know, it's not written like that, but I can not find the right "c" in the keyboard!) and the sweet and malty of the addition of vegetable cereal malt barley, which also give a good hint of straw.
Fresh beer, does not disappoint even the taste, reproposing the typical citric flavor of citrus fruits, the yeast and malt, and opens in the mouth, immediately after the
freshness of hops and sweet, which counterbalances the bitter, due to the cereals, just as in the case of these beers, the flavors are not overly perceived persistent, and the generous presence of carbon dioxide makes it easy to be a drinking beer, which is creamy and tangy at the same time, stimulating especially the throat, that immediately after a sip, wants another one.
It should be served in cups wide and high, suitable for contain the copious foam which produces, and at a quite cold temperature, around 5-6 degrees.
All blanche are recommended as a pairing fish dishes, given their aroma reminiscent
that of citrus such as the lemon, and why the full but light flavor does not cover the fish and isn't never too long, so the flavor of the fish, after beer is always perceptible. In the specific case of Brugs, also known as Blanche de Bruges, we recommend to combine a beautiful fish in foil (and try to add a little beer in the same paper!), but even with soft cheeses, but also green mold not too strong in flavor, and of course, sweets made of citrus fruit, like a beautiful cake with lemon!

Ps: There are several books on the city Bruges, place of creation of this beer, which portray the city as an infinite sadness, but also wonderful to visit!