mercoledì 28 gennaio 2009

Westmalle tripel

Tipologia : Tripel trappistenbier
Provenienza :Belgio
Produttore : Abbaye de Westmalle
Gradazione : 9,5%
Colore : Giallo ambrato
Schiuma : Densa e cremosa, bianca, occhiatura molto fine

Descrizione : Innanzitutto, qualche cenno storico su questa tipologia di birre particolarissima, e sulle loro origini, che non sono belga in realtà, ma bensì ITALIANE, infatti la prima abbazia a produrre birre trappiste è quella di Montecassino, ben prima dell'anno mille.
I monaci trappisti (monaci, e non frati, c'è molta differenza!) cominciarono a produrre birra a causa delle scarse condizioni igieniche del tempo, e anche a causa della difficoltà di conservazione dei cibi. Divenne così la birra il modo per "conservare" degli alimenti, dato l'alto contenuto di proteine e l'alcool, che anche se per i frati era proibito in altre forme, in questa rappresentava proprio una bevanda utilizzabile, dal momento che era fatta con gli stessi ingredienti puri del pane dell'ultima cena, ed era quindi possibile consumarlo, mentre il vino era un prodotto troppo difficile e costoso, e che non dava sufficiente apporto nutritivo. Le tripel, fra le trappiste, sono delle birre chiare, che hanno alcune caratteristiche principali, di essere fermentate fino a tre volte (ma non sono tutte così), e di contenere spessissimo "3 grani", ovvero 3 tipi diversi di frumento, e cioè orzo, avena e un terzo, di solito farro o segale.
Le tripel sono birre che superano sempre almeno i 7,5°, e questa in particolare, nonostante la sua elevata parte alcoolica, è fra le migliori tripel esistenti, infatti l'etilico si sente appena, e comunque è molto equilibrato col resto.
Al naso si hanno spettacolari bouquet di fiori gialli, di crema e miele di vari tipi, un fruttato leggermente agrumato e di albicocca.
Il gusto non smentisce la complessità superiore delle birre trappiste, passando da un leggero dolce di miele dovuto all'aggiunta di avena, un sentore maltato che dà cremosità alla birra, e, a sorpresa, leggermente balsamica, si chiude con il sapore leggermente amarognolo della luppolatura.
Questa birra da sensazioni di cremosità, leggera freschezza, e sia i profumi che i sapori hanno una consisntenza e una durata veramente forti.
Va servita a temperatura intorno ai 12 gradi, in una coppa belga, mescendo i 3/4 del prodotto, quindi mescolando gentilmente i sedimenti presenti sul fondo, e aggiungendo il resto nella coppa.
Gli abbinamenti più indicati sono con formaggi di vario tipo, carni bianche, crostacei, primi a base di pesce, dolci di pastafrolla.
Ultima nota, i formati di bottiglia da 33 e 75 differiscono abbastanza in sapore, per chi riesce a cogliervi differenze, e rarissimi sono i casi in cui si trova questa favolosa birra anche alla spina.

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